Sicko è il nuovo film documentario di Michael Moore, il cui bersaglio è il sistema sanitario statunitense, che non fornisce alcun sostegno alle migliaia di persone prive di un'assicurazione.
L'inchiesta inizia attraverso varie testimonianze di malati respinti dalle assicurazioni private; si documenta la follia di un ragazzino morto perché la madre non aveva gli 80 dollari necessari per fargli estrarre un dente la cui infezione l'ha ucciso.
Nel film, il regista fa curare alcuni dei soccorritori di Ground Zero, ammalati gravemente a causa delle polveri sottili generatesi dall'esplosione delle due torri, negli ospedali cubani: succede, così, che i martiri del terrorismo abbandonati dagli Usa, siano curati con il massimo della professionalità e gratuitamente in uno Stato comunista.
Sono circa 50 milioni gli americani che non hanno assistenza sanitaria, perché questa è a pagamento. Chi non dispone di un'assicurazione medica è costretto ad espatriare verso paesi come il Canada o Cuba, che offrono un sistema sanitario pubblico.
Sicko illustra la vergogna dei profitti miliardari delle case farmaceutiche, partendo da presupposto che la salute negli Usa è al 37° posto nella classifica mondiale; la situazione americana ha superato il limite del sopportabile.
Purtroppo con la sua inchiesta Moore mostra ancora i suoi punti deboli: ciò che più colpisce è l'immagine da cartolina che propone delle società canadese, inglese e francese: in quei mondi tutto sembra essere perfetto e idilliaco in materia di assistenza medica; un esempio è la scena con l'autore a spasso per i viali di Parigi a guardare con invidia cittadini felici che si baciano, e malati che possono andare all'ospedale senza pagare un soldo.
Moore adora fare scalpore.... io l' ho trovato mediocre.. ma sempre interessante!