Luis Sepulveda

Finalmente ho avuto un po' di tempo per me stessa e per leggere ciò che voglio e non quello che mi viene imposto all'uni, tornando così alla mia vecchia passione per gli scrittori sudamericani. Quello per Sepulveda è un amore nato alle elementari grazie alla magnifica "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" e riscoperto grazie a "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" e allo strampalato "I peggiori racconti dei fratelli Grimm". Ho trovato "Le rose d'Atacama", l'ultimo suo libro che ho letto, molto bello, pieno della poesia nata da racconti di persone semplici ed eccezionali allo stesso tempo che la vita non è riuscita a piegare.
Voi avete altri suoi libri da indicarmi? Avete mai letto niente di suo? Parliamone!

Sinceramente ho un blocco verso gli scrittori latinoamericani, nulla contro nessuno in particolare, ma dovuto più che altro alla mistificazione che si fa di ogni libro che viene scritto da una Isabel Allende o da un Coelho a caso.
Esce un romanzo di uno scrittore sudamericano, "badabam", é subito best-sellers! Per questo motivo sono portato ad assimilarli a tanti altri "codici da vinci", perdendomi magari dei contenuti straordinari e molto profondi, ma purtroppo questo é quanto, le poche ore che riesco a dedicare alla lettura preferisco "buttarle" in altri autori.
Detto questo, parliamone, visto che su tuo consiglio ho letto, e molto gradito, Candido di Voltaire, non é detto che anche questa non possa essere un buon consiglio leggere Sepulveda..ad esempio, i peggiori racconti dei fratelli Grimm é un titolo intrigante

Di mio la cosa più latina che ho letto é Le intermittenze della Morte, di Jose Saramago, che anche se portoghese credo si possa paragonare, con le dovute differenze, alla letteratura latinoamericana.


Capitolo a parte per il tuo idolo, "che"Guevara, del quale mi son letto almeno 5 libri diversi, ma che non fan parte del calderone dei romanzi

Di Allende ho letto poco, per lo più racconti per l'infanzia, ora sto leggendo "Eva Luna racconta". Quando l'avrò finito saprò dirti di più su quest'autrice. Di Coehlo ho letto solamente "L'alchimista". Bello, anche se un po' troppo buonista. Per quanto riguarda Sepulveda: nada que ver con nada que ver!! È uno che ha subito il carcere, la tortura e l'esilio e al realismo magico alla Garcia Marquez preferisce raccontare storie di marginali, a volte divertenti a volte commoventi. Antieroi senza nome che combattono la loro battaglia per la vita nel silenzio. Tii, a mi ma pias inscì!

"I peggiori racconti dei fratelli Grimm" te lo presto volentieri, se vuoi. Racconta "Due improbabili filologi sudamericani si incaponiscono, in una serrata corrispondenza, a voler ricostruire le gesta antieroiche e le imprese fantastiche dei fratelli cantastorie Abel e Caín Grimm. Ma se l'attendibilità delle scarse fonti vacilla e la lucidità degli eminenti professori pure, e finanche i postini ritardano le consegne perché disturbati da mille accidenti come il moto ondoso scatenato dall'accoppiamento delle balene, a venirne fuori è un rigoglioso fiorire di aneddoti curiosi e bizzarre digressioni, in cui tutto un mondo di incredibili figure comincia ad animarsi e a pulsare. Entro la divertita cornice del fittizio romanzo epistolare, le storie fantasiose dei fratelli Grimm si colorano di altre tinte e altri generi: Sepúlveda e Aparaín si fanno beffe di se stessi e del mondo, mescolano il gusto dell'avventura gauchesca a quello della satira corrosiva degli ambienti letterari e della cronaca, per celebrare ancora una volta il potere assoluto del narrare storie e il piacere che ne deriva."